Parte New Life, il progetto di Crédit Agricole Italia e Legambiente dedicato all’economia circolare: un percorso pilota che si inserisce nell’ambito del meta-progetto globale FReD, lanciato dal Crédit Agricole con l’obiettivo di accompagnare e rafforzare il percorso di Responsabilità Sociale di tutte le entità del Gruppo.
L’obiettivo del lavoro congiunto è quello di ricucire, riconnettere e sviluppare risposte territoriali relative a percorsi di cura sociale, attraverso l’individuazione di alcuni progetti di comunità sviluppati grazie a forum di comunità dedicati. L’output di questi forum potrà essere la rigenerazione di luoghi pubblici ed interventi collegati ad iniziative a favore di realtà sociali e culturali del territorio.
Particolare attenzione sarà rivolta ai bisogni e ai luoghi che rischiano di rimanere esclusi da interventi mirati e coerenti con la vocazione del territorio e le reali esigenze dei cittadini. Per questo, il punto di partenza del lavoro è stata una mappatura realizzata da Legambiente in quattro città, Milano, Bologna, Campi Bisenzio (FI) e Vicenza, dove da alcuni anni si stanno istituendo dei distretti dell’economia civile. Legambiente vi ha infatti impiantato, grazie al Progetto ECCO (economie circolari di comunità), dei poli di “inclusione circolare”: ri-hub, sedi di formazioni e attività sull’economia circolare, dove la sostenibilità ambientale si fonde con l’inclusione sociale.
La tappa successiva sarà la presentazione di questi risultati nell’ambito di “forum di comunità” che saranno organizzati nei contesti osservati e in cui saranno invitati a partecipare associazioni, amministratori, scuole e cittadini per illustrare i progetti di rigenerazione urbana, richiamando alla partecipazione attiva attraverso la segnalazione di priorità sulle quali intervenire. Anche i dipendenti di Crédit Agricole Italia saranno coinvolti, attraverso il web, e con il forum sarà lanciato un modulo online per raccogliere idee e suggerimenti. Tra le attività anche rigenerazione, pillole e video tutorial sull’economia circolare e un webinar conclusivo del progetto. L’attività prevede inoltre il coinvolgimento di Crowdforlife, il portale di crowdfunding del gruppo bancario.
Ecco, allora, i risultati delle mappature, per cui sono stati presi in esame cinque campi specifici: i giovani, le economie civili e circolari, le comunità protagoniste, il pubblico innovativo e l’innovazione sociale. Con l’obiettivo di fornire informazioni e spunti di riflessione per il lavoro di partecipazione che si svolgerà all’interno dei forum di comunità.
A Bologna, al primo posto nella classifica del Sole 24 ore sulla qualità della vita, il focus è sul rione Pilastro, che concentra simultaneamente numerose fragilità e potenzialità socio-ambientali e dove il reddito medio pro capite è inferiore a quello dei quartieri limitrofi. Vi sono numerosi centri di aggregazione e partecipazione giovanile e vi si registra una buona presenza di giovani stranieri under 19 anni. In termini di innovazione civica nel quartiere Pilastro si segnala il Progetto GECO che punta alla nascita della prima comunità energetica dell’Emilia-Romagna. Inoltre, il quartiere San Donato San Vitale, di cui fa parte il Pilastro, registra una buona partecipazione alle votazioni sul bilancio partecipato, in particolare nella fascia di giovani 16-34 anni la partecipazione è al 31,9%. Il comune, infatti, ha istituito numerosi strumenti di partecipazione civica come il regolamento beni comuni, il bilancio partecipato e i patti di collaborazione e ha adottato un piano straordinario dedicato agli adolescenti. In città, complessivamente, si registra un leggero aumento di giovani under 24 nell’ultimo triennio e una sostanziale diminuzione di over 65 nell’ultimo decennio.